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Fourgreen Manifesto

Lo spirito alla base di una Carta costituzionale o di un Manifesto è la condivisone di principi riconosciuti dalla comunità che decide di rispettarli e trasformarli poi in regole da adottare.

Presentiamo i nostri principi e valori che guidano le nostre azioni e ci accomunano alle aziende e alle persone che hanno deciso di contribuire a questo cambiamento.

Alpi | Alto Adige, Italia

01.

Conoscere il proprio impatto climatico è fondamentale per agire

La consapevolezza ci rende liberi, poiché vuol dire comprendere la realtà.

Ci libera dagli schemi, dai preconcetti o dal sentito dire, permettendoci di capire il problema e lasciandoci la libertà e la responsabilità della scelta: agire o non agire secondo coscienza.

La Scienza e la Matematica creano consapevolezza poiché ci pongono davanti a risultati inconfutabili: 2+2 fa sempre 4 e una mela cade sempre dall’alto verso il basso. Siamo continuamente esposti a numerose informazioni riguardo all’impatto climatico delle nostre azioni: “inquini come 10 auto in 1 anno” oppure “occorre piantare 1.000 alberi per compensare il tuo impatto”. Questo ci rende difficile comprendere con certezza se tali informazioni siano reali, stimate o addirittura “ingigantite”.

La mancanza di certezza dei dati fa scaturire in noi, naturalmente, dubbi e preconcetti riguardo alla loro reale natura, e ci “autorizza” a prenderli con distacco, evitando di agire convintamente. Per questo motivo, uno dei nostri principi fondanti è conoscere il proprio impatto climatico, dopo averlo calcolato in modo scientifico e certificato: non abbiamo e non vogliamo “alibi”.

Conosciamo il nostro debito climatico e ci impegniamo consapevolmente ad agire. È il tempo delle scelte, e anche non scegliere è già una scelta.

02.

Usare metodi scientifici e norme riconosciute per migliorare

La Scienza e le Metodologie riconosciute sono gli unici modelli in cui crediamo.

La causa dei cambiamenti climatici in corso è di esclusiva responsabilità umana, come dimostrato dagli innumerevoli studi scientifici internazionali pubblicati. Si parla addirittura di vivere oggi in una nuova era geologica creata da noi: l’Antropocene.

Ovvero, l’unica epoca nella storia dell’umanità in cui l’uomo, per la prima volta, è riuscito con le proprie attività a incidere sui processi geologici della Terra.
In pratica, come un meteorite è riuscito a cambiare il clima mondiale nel periodo jurassico, oggi anche noi facciamo lo stesso. Pensate quanto ci siamo evoluti e siamo diventati potenti. Di questo siamo orgogliosi come civiltà umana progredita. Ma, come diceva zio Ben Parker: “da grandi poteri derivano grandi responsabilità”.

La consapevolezza dei danni generati dal nostro “potere” ci stimola ad agire e, per farlo, abbiamo deciso di seguire esclusivamente modelli di calcolo, riduzione e compensazione delle emissioni che la Scienza e le direttive internazionali utilizzano.

Non esistono scorciatoie o compromessi.

03.

Una transizione ecologica vera: Fast&Just, non ideologica

Siamo convinti che il processo di transizione verso la neutralità carbonica debba essere un percorso giusto e veloce, ma senza compromettere l’attuale sviluppo socio-economico.

Non deve distruggere le attività economiche attuali, ma trasformarle attraverso la tecnologia disponibile per renderle compatibili con uno sviluppo economico, ambientale e sociale sostenibile.

I sindacati del Nord America introdussero, già negli anni Novanta del secolo scorso, il concetto di Just transition: l’idea di una transizione energetica giusta e inclusiva, che non abbandoni nessuno e si faccia carico delle comunità su cui l’impatto della decarbonizzazione sarà più pesante.
Non è solo una questione di posti di lavoro: le conseguenze saranno ampie e trasversali su tutte le dimensioni della vita sociale ed economica.
Un approccio equo alla transizione energetica dovrà quindi prevedere la tutela delle diverse attività economiche con una redistribuzione dei benefici.

Questo aspetto, però, non deve intendersi come un’ennesima scusa per procrastinare. Per questo abbiamo introdotto il nostro concetto di Fast&Just transition: una transizione ambientale che sia giusta ma anche la più veloce possibile, utilizzando le attuali tecnologie disponibili e garantendo la sostenibilità finanziaria delle attività economiche in corso.

04.

Percorso concreto per ridurre in modo efficace le emissioni

Definire un percorso reale, sfidante ma non utopistico, impiegando tutta la tecnologia disponibile.

La tecnologia, insieme alla ricerca scientifica, è l’unico strumento che può consentirci di realizzare uno sviluppo prospero, a ridotto impatto, compatibile con le risorse finite del pianeta.

Non tutta la tecnologia, però, è oggi realmente impiegabile nel business quotidiano, sia per la sua precocità sia per i costi eccessivi rispetto alle reali possibilità delle imprese. Ciò, tuttavia, non deve escludere l’impegno di tutti nell’adottare comportamenti virtuosi o nell’avviare progetti pilota che possano orientare questo percorso. Anche piccoli gesti fanno la differenza se moltiplicati per milioni di persone.

Crediamo nell’effetto butterfly e nel potere dell’esempio positivo, che genera effetti significativi e duraturi nel sistema.

Il percorso di riduzione delle emissioni deve essere quindi impostato in modo concreto e su un periodo temporale il più breve possibile, in accordo con le proprie possibilità economiche e con la tecnologia realmente impiegabile.

05.

Compensare per riparare ai propri danni in modo trasparente

Per compensazione si intende ristabilire un equilibrio.

Nonostante avviamo un percorso di decarbonizzazione attraverso l’impiego di tecnologie innovative e comportamenti virtuosi, non tutte le emissioni della nostra attività possono essere ridotte.

Si parla infatti di emissioni non riducibili. Per alcuni business, purtroppo, queste emissioni non saranno riducibili per molto tempo.
Per questo motivo, è necessario finanziare e sostenere progetti di tutela ambientale che, in un altro luogo e in modo verificato, assorbano o evitino l’immissione di CO2 in atmosfera, compensando o rimuovendo indirettamente le emissioni che non possiamo ridurre all’interno della nostra attività.

La compensazione deve però rimanere uno strumento e non un fine. La priorità resta quella di ridurre o evitare le emissioni prodotte, utilizzando la compensazione solo come ultima risorsa.
Non accettiamo una totale compensazione senza prima una reale riduzione.

06.

Rispettare i criteri ESG per una sostenibilità integrale

Un’azienda è sostenibile se si assume anche una responsabilità sociale di fare impresa.

Sostenibile è un modello di crescita economica che, con una prospettiva di lungo periodo, soddisfa gli interessi delle generazioni attuali senza compromettere quelli delle generazioni future. Questo modello considera interdipendenti tre dimensioni: economica, ambientale e sociale.

I criteri ESG (Environmental, Social and Governance) sono parametri non finanziari che impegnano le aziende a garantire:

  • una sostenibilità ambientale del proprio business,
  • una responsabilità sociale sulle comunità coinvolte,
  • una governance equa ed inclusiva.

Applicare questi principi significa tradurli in azioni, adattandoli a ogni specifico settore. Per questo abbiamo declinato i generali criteri ESG direttamente al settore food&beverage, per consentire alle imprese di adottare concretamente buone pratiche. L’obiettivo è una sostenibilità ambientale, sociale e di governance che sia chiara ed immediatamente applicabile.

Non regole o principi astratti, ma azioni concrete.

07.

Fornire informazioni trasparenti, verificabili e complete

La sostenibilità deve essere un traguardo, non un claim.

Il percorso di transizione ambientale deve essere annunciato e condiviso con i vari stakeholder, presentando in modo chiaro e verificabile le informazioni che dimostrino il reale impegno aziendale, evitando di usare la sostenibilità come una trovata pubblicitaria.

La comunicazione dei risultati deve essere periodica e completa: è importante condividere i successi ottenuti, ma anche e soprattutto i traguardi non raggiunti. Questo consente di analizzarne le cause e di agire di conseguenza.

Non è una gara per apparire migliori, ma per fare meglio, insieme.

Faraglioni di Capri | Campania, Italia

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